L’applicazione Sarahah creata dal programmatore Zain Saudi Alabdin Tawfiq è nata con un buon intento, permettere ai dipendenti di lasciare in maniera anonima al proprio datore di lavoro consigli “onesti e costruttivi” (come suggerisce l’app nel suo sito) senza subire le classiche ripercussioni personali e senza che lui possa rispondere ai messaggi.
Debuttato nel mese di febbraio 2017 in questi giorni è sulla bocca di tutti, etichettata come l’ultimo fenomeno digitale con oltre 20 milioni di visite al giorno, è già l’app più scaricata in assoluto in oltre 25 Paesi del mondo.
Il funzionamento dell’applicazione è semplice.
Una volta che crei il tuo account ti basta condividere il link del tuo account e il gioco è fatto.
Riceverai messaggi da destinatari anonimi ai quali non potrai rispondere.
Purtroppo lo scopo dell’applicazione è passato subito in secondo piano in quanto i ragazzi di mezzo mondo hanno iniziato a mettere i propri link sui social network pensando di ricevere tante belle parole dai loro amici ritrovandosi invece in pasto ai cyberbulli che grazie all’anonimato si son sbizzarriti con offese e minacce senza nessun rischio di essere querelati o rintracciati.
Il timore più grosso è che i ragazzi più vulnerabili possano esserne vittime.
Software per il parental control come Antibluewhale™ sono sempre più richiesti per evitare questi fenomeni.